Il tunnel igienizzante Safegate Pro, ideato dall’azienda pescarese Smart Projects (per maggiori info, clicca qui) si sta facendo conoscere sempre di più in tutto il territorio abruzzese e non solo.
Nato per interrompere il contagio da Coronavirus, si è evoluto in forme e dimensioni diverse (qui per le caratteristiche tecniche delle varie configurazioni) per rispondere alle esigenze di realtà differenti.
Da attività pubbliche ad aziende private ma anche centri commerciali, musei e librerie, istituzioni pubbliche, condomini privati, scuole e università e strutture sanitarie.

Come permette di prevenire il rischio contagio?
Oggi ve lo spieghiamo riportandovi un esempio che ci è stato fornito direttamente dall’ideatore Davide Catalano attraverso il quale, in termini esemplificativi, verrano chiarite la funzionalità e l’efficienza di una tale apparecchiatura al giorno d’oggi.
Immaginiamo una situazione che vede come protagonista una famiglia composta da due genitori e due figlie. E’ domenica e si decide di andare a fare una passeggiata sulla spiaggia.
Si indossano le scarpe, si esce e si percorrono chilometri e chilometri lungomare.
Si fa ora di pranzo e si torna a casa per mangiare. Genitori e figlie non tolgono le scarpe prima di entrare. Ciò si traduce in uno spargimento di granelli di sabbia: la più piccola dall’ingresso va in salone, si stende sul divano per guardare la televisione, la più grande va in bagno per lavarsi mentre i genitori si recano in cucina per iniziare a preparare la tavola.
Nel frattempo, il pavimento della casa e tutti gli angoli più remoti vengono inondati di granelli, vanificando le pulizie fatte la mattina stessa prima di uscire.
La soluzione più immediata per evitare che la casa si sporcasse di sabbia? Togliere all’ingresso le scarpe e indossare le ciabatte!
Ecco, questo banale esempio può essere riportato all’interno di una azienda in tempi di Covid-19, dove la funzione del tunnel Safegate Pro è la stessa di quella delle ciabatte nell’episodio che abbiamo appena raccontato.